“30€ a studente per accendere i termosifoni in classe”, la protesta


WATCH FULL VIDEO HERE

Ci hanno chiesto 30 euro ad alunn* in più per accendere i termosifoni, perché sennò il preside li avrebbe dovuti mettere di tasca sua. Tutto ciò perché la provincia non dà i soldi alle scuole per i riscaldamenti [..] La mia scuola ha organizzato uno sciopero, il nostro obiettivo sarebbe di coinvolgere più scuole possibili in tutta Italia. Il contattarvi è stata una mia idea, ma nel caso ci potreste aiutare?

Il comunicato stampa che annuncia la protesta

Una storia assurda che non vorremo mai leggere, dato che le scuole e l’Istruzione dovrebbero essere al primo posto in un Paese che si definisce civile. A tal proposito è stato anche diramato un comunicato stampa, che confermerebbe quanto scritto fino ad ora:

È stato indetto uno sciopero al quale hanno scelto di partecipare tutti gli istituti ai fini di protestate contro la pessima gestione dei fondi da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale, della Regione e del Governo. Gli istituti si trovano con evidenti e non più trascurabili difetti edilizi, con trasporti che in molteplici occasioni hanno impedito agli studenti pendolari il regolare ingresso a scuola e la totale mancanza di una disponibilità economica necessaria per accendere i riscaldamenti durante la stagione invernale. In particolare, l’istituto d’istruzione superiore Giuseppe Ferro è stato obbligato a richiedere un incremento del normale contributo scolastico volontario di 30 euro, gravando, quindi, sugli studenti e sulle loro famiglie[..].

Una situazione vergognosa, alla quale non potevano non dare risalto. Restiamo disponibili per eventuali chiarimenti da parte degli enti competenti.









Source link

Related Articles

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Back to top button

Adblock Detected

Please Disable Your Ads blocker to Continue Browsing